I Presidenti Istat

Il Presidente dell’Istituto nazionale di statistica è nominato con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Presidente del Consiglio, previa deliberazione del Consiglio dei ministri. È scelto fra i professori ordinari di materie statistiche, economiche e affini; la sua carica dura quattro anni e può essere rinnovata una sola volta.
È il rappresentante legale dell’Istituto per le questioni di carattere generale, sovrintende all’andamento dell’Istat e ne assicura il coordinamento tecnico-scientifico. Cura i rapporti istituzionali e con le organizzazioni internazionali. Verifica l’attuazione degli indirizzi espressi dal Consiglio, cui riferisce periodicamente.

I Presidenti dell’Istat

(dal 1926 al 1989 Istituto Centrale di Statistica, poi Istituto Nazionale di Statistica)

  • Corrado Gini (Motta di Livenza 1884 – Roma 1965), statistico, sociologo, docente universitario, in carica dal 1926 al 1932
  • Franco Rodolfo Savorgnan (Trieste 1879 – Roma 1963), statistico, sociologo, docente universitario, in carica dal 1932 al 1943
  • Alberto Canaletti Gaudenti (Sirolo 1887 – Roma 1966), statistico, docente universitario, politico, Senatore, Consigliere di Stato, in carica dal 29/03/1945 al 1949
  • Lanfranco Maroi (Avellino 1889 – Roma 1974), economista, statistico, docente universitario, in carica dal 31/07/1949 al 1961
  • Giuseppe De Meo (Roma 1906 – Roma 1996), economista, statistico, docente universitario, in carica dal 1961 al 1980
  • Guido Maria Rey (Bologna 1936), economista, statistico, docente universitario, in carica dal 1980 al 1993)
  • Alberto Zuliani (Roma 1940), statistico, docente universitario, in carica dal 05/1993 al 2001
  • Luigi Biggeri (Bibbiena 1939), economista, statistico, docente universitario, in carica dal 2001 al 2009
  • Enrico Giovannini (Roma 1957), economista, statistico, docente universitario, Ministro del lavoro, in carica dal 04/08/2009 al 28/04/2013
  • Antonio Golini (Catanzaro 1937), statistico, docente universitario, in carica dal 13 giugno 2013 al 2014
  • Giorgio Alleva (Roma 1955), economista, statistico, docente universitario, in carica dal 2014 al 2018
  • Maurizio Franzini (Roma 1950), economista, docente universitario, in carica facente funzioni dal 08/2018 al 03/02/2019
  • Gian Carlo Blangiardo (Arona 1948), economista, statistico, docente universitario, in carica dal 4/02/2019 al 21/03/2023
  • Francesco Maria Chelli (1959), statistico, docente universitario, in carica facente funzioni dal 15/05/2023 al 05/2024 – Presidente dal 30/05/2024

Approfondisci le biografie, le attività, le pubblicazioni dei Presidenti

I fondi presenti nell’Archivio storico

L’Archivio storico è stato istituito nel 2001. Conserva le principali tipologie di documenti prodotti dall’Istituto: atti ufficiali e amministrativi, studi metodologici e ricerche, modelli di questionari, analisi statistiche, materiale preparatorio di indagini, relazioni e analisi progettuali di organi collegiali, brochure e comunicati stampa.
Per costituire l’Archivio storico si è innanzitutto provveduto alla raccolta di tutto il materiale documentario prodotto dall’Istat, ma anche della documentazione ancora esistente precedentemente prodotta dalla Direzione generale di statistica del Ministero Agricoltura, Industria e Commercio, poi confluita nell’Istituto nel 1926.
L’intervento di schedatura ha interessato quindi la documentazione archivistica dell’Istituto attinente il periodo compreso dalle origini dell’attività fino al 2002.

La raccolta dei dati è stata effettuata tenendo in considerazione la tipologia e la modalità di conservazione del materiale esaminato: ad esempio per i mandati di pagamento e per gli ordini di riscossione è stata sufficiente la schedatura delle unità di conservazione, che contengono al loro interno i singoli documenti ordinati per anno e numero di emissione. In altre serie invece si è ritenuto opportuno procedere ad una schedatura più analitica, effettuando la descrizione dei singoli fascicoli o di gruppi di carte.

Dallo studio delle carte, è emerso che la documentazione Istat è stata organizzata secondo due precedenti sistemi di classificazione, uno in vigore presumibilmente dalle origini dell’Istituto fino alla fine del 1946 ed un altro entrato in vigore il 1° gennaio 1947, applicato fino all’introduzione del nuovo sistema nel 1956.

Il lavoro di ricostruzione e di ordinamento delle serie ha condotto all’individuazione di due grandi articolazioni nelle quali risultava organizzato l’archivio generale:

  • una raccolta di carte (sia in originale sia in copia) ordinata secondo un titolario per materia e per ente, che testimonia l’attività dell’Istituto nella sua totalità e interezza, indipendentemente dalle partizioni interne di competenza, chiamato Archivio Centrale;
  • una raccolta di carte organizzate in fondi corrispondenti ai vari uffici produttori, strutturate in serie secondo criteri fissati dai singoli uffici e funzionali all’espletamento dei loro compiti, chiamati Archivi Locali.

Esisteva quindi un duplice e parallelo sistema di raccolta e conservazione delle carte: la documentazione relativa ad una pratica si potrebbe anche trovare conservata (almeno in alcune sue parti) in entrambe le partizioni.

La nuova organizzazione dell’archivio dal 1956 ha avuto come effetto lo smembramento di alcune serie già esistenti, che sono state ricondotte alla sistemazione suggerita dal nuovo titolario.
E’ stato rinvenuto anche un prospetto comparativo tra il titolari del 1947 e il precedente; se quindi si è persa l’organizzazione originaria di alcune serie, in particolar modo di quelle più antiche, è però possibile tracciarne almeno virtualmente la struttura attraverso questo stesso prospetto.
Parte della documentazione precedente al 1956 non era stata compresa nella nuova organizzazione: questi fascicoli sono stati collocati all’interno delle serie dei complessi documentari afferenti agli archivi locali.

Prosegui la lettura, approfondisci l'”Articolazione dell’Archivio storico“.

Consulta le schede dei fondi nell’Archivio Storico Multimediale Istat

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